mercoledì, dicembre 14, 2005

La sindrome del "fagotto rosso"

Uno strano morbo ha assalito in questo periodo pre-natalizio i simpatici abitanti della pianura padana! Il fenomeno si è diffuso anche nella ridente provincia trevisana, ma ha avuto gli effetti più devastanti nella provincia di Venezia! Il primo sintomo si riconosce nella irresistibile visita al centro commerciale. "Normale!" direte voi visto il periodo. NO! La persona affetta da tale morbo si dirige frettolosa al reparto addobbi natalizi e cerca tra le inutili "chincaglierie" ciò di cui in molti ,in questo momento, non riescono a fare a meno. Finalmente lui si materializza davanti agli occhi del "desideroso". La ricerca sembra essersi conclusa, ma un dubbio attanaglia ancora il povero abitante veneto: " Lo voglio appeso? Su una scala? O ancora meglio con le lucine?". A questo punto il nostro amico si trova davanti a una scelta che renderà più o meno sereno il prossimo Natale! L'euro non è il suo problema, ma come apparirà il suo futuro acquisto agli occhi dei meravigliati passanti. I primi frettolosi acquirenti all'inizio di ottobre non avevano scelta e hanno svaligiato gli scaffali di quelli semplici,solo appesi, ma ora a pochi giorni dal Natale si sono quasi pentiti dell'incauto acquisto, hanno visto spuntare nel terrazzo del vicino "quello con le luci"! Dopo un'iniziale senso di smarrimento il nostro amico afferrerà il suo fagotto rosso e pagherà alla cassa da euro 9,90 fino a euro19,90 a seconda di quanto la grave malattia lo abbia contagiato. Nella corsa spasmodica verso casa, un solo dubbio attanaglierà il malcapitato: "La mia cassetta degli attrezzi, conterrà il necessario per dare degno risalto al mio acquisto?". Il dramma è presto risolto,"il fagotto rosso" non pesa molto e non necessità di ferramenta particolare. L' amico veneto si arma di scala, i bambini da sotto lo incitano, la moglie ne tesse le lodi e poi finalmente tutti insieme,riuniti nel giardino, a meno 5 gradi ,col naso all'insù potranno dire :" ANCHE NOI COME TUTTI I NOSTRI VICINI ABBIAMO IMPICCATO BABBO NATALE!"

foto di archy-junior (scattando.it)

3 Commenti:

  • At 12/15/2005 10:51 AM, Blogger topozozo said…

    Non ne sono del tutto sicuro, ma credo si tratti dell'ennesima moda importata dall'estero. Di "fagotti" del genere ne ho visti parecchi già 3 o 4 anni fa visitando sotto Natale alcuni paesi del nord Europa. Devo dire che ne esistono di tutti i tipi, anche semoventi. Ricordo con piacere un Babbo Natale a testa in giù, scosso per i piedi da due mani che uscivano da un davanzale :)

    Sempre da quelle parti ho notato un'idea simpatica che forse vedremo prima o poi anche dalle nostre parti (ammesso e non concesso che non sia già arrivata) cioè gli alberi di Natale appesi capovolti al soffitto (cioè con la punta verso il basso). Ovviamente sono rigidi. Sono molto decorativi in luoghi tipo aeroporti o hall di alberghi, laddove magari non c'è moltissimo spazio a terra oppure la presenza di un bell'albero può comportare problemi (vandalismo, furti, rami negli occhi, ecc.).

    Tornando ai "fagotti rossi", speriamo comunque che la cosa si limiti a Babbo Natale e non si estenda al Bambinello, che poverino di freddo ne ha già preso tanto e purtroppo continua a prenderne ancora oggi per causa nostra...

     
  • At 12/15/2005 2:41 PM, Anonymous Anonimo said…

    Certo che quando noi italiani copiamo dagli altri ce la mettiamo proprio tutta, qui è davvero un delirio, un incubo,ovunque ci si giri sbuca un "fagotto"!

     
  • At 12/23/2005 8:16 AM, Anonymous Anonimo said…

    Che forte il tuo blog Graziella... l'ho scovato visitando il sito di Cannella e mi "ritrovo" proprio nei tuoi post! ;)

    Io sono di Mestre...quindi suppongo vicino alla tua zona...beh ieri sono passata per il centro di Campalto, andando al lavoro, ed ho contato, nel giro di pochi metri, ben 15 babbi natale che s'arranpicano....e sicuramente ne ho perso qualcuno!
    E mi domandavo...ma che è preso a sta gente...mi sa che è proprio una malattia grave ;)

    Un caro saluto

    Terry

     

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