martedì, febbraio 28, 2006

Il Festival degli orrori

Poteva passare anche inosservato, dopo la grande prova di conduttore che Bonolis ci ha servito l'anno precedente.
Potevano crearsi le solite critiche di favorevoli o contrarie.
Ci si poteva concentrare solo sulle canzoni, se a qualcuno non fossero piaciuti i conduttori.
Si poteva discutere se ci fossero stati troppi fiori o troppo pochi sul palcoscenico.
INVECE.........
Non si può discutere di nulla, perchè sfido chiunque ad aver seguito più di mezz'ora del "Festival di Sanremo 2006" che è iniziato ieri sera!
Un "piattume" (che non so se si può dire, ma definisce bene la mia sensazione) che era da parecchi anni che non si vedeva. Anche Pippo Baudo era più dinamico!
Già a prima vista l'impressione di un'edizione dimessa! Un palco tanto spoglio da far concorrenza ad un cinema parrocchiale, una scritta praticamente illeggibile e niente altro. L'intento forse era quello di ricreare un'atmosfera che riportasse agli anni d'oro del festival, quando sul palco c'erano Mina e Villa, scenografie semplici dove ciò che contava era solo la musica, ma l'impressione era desolante.
La musica la vera protagonista?
Ho cominciato ad ascoltare qualcosa già in macchina al ritorno dal lavoro, quando a raccontare il Festival su RaiRadio2 c'era la brava Veronica Pivetti anche lei in difficoltà nel raccontare il nulla! Annunciano un quartetto (Carlo Fava & Solis String Quartet) insieme a Noa che conoscevo per la sua bellissima voce e in effetti lei di voce ne ha, ma le fanno cantare delle frasi talmente insulse che spero non le abbiano tradotto. Ad esempio:
" Come fa la tua pelle a sapere di pesca
per tutta la settimana (magari si lava?)
Come fa la tua pelle a sapere d'arancia
d'arancia siciliana
Mi hai allargato il cuore...
e tutto questo è come stare al ristorante
se non hai niente da dire non dire niente (illuminante!)
Una di rosso e mezza naturale (ha perso un'occasione per tacere)"
Tornata a casa insisto: non possono essere tutte così le canzoni.
Mi tocca Luca Dirisio (che sta tra i "Big", ma chi è non lo so): la sua canzone era talmente entusiasmante che non saprei dirne nemmeno il titolo.
Inframezzato da presentazioni aride della bella Ilary Blasi (solo bella però!) e di un altrettanto impalato Panariello, da qualche accenno di battuta da parte dell'altra conduttrice Victoria Cabello (magari torni a fare "Very Victoria" su MTV che era molto più carino) è arrivato il momento che aspettavo, ovvero ciò che mi ha fatto definitivamente spegnere la Tv: la canzone di Anna Oxa!
Sarà sicuramente la prossima colonna sonora di un film di Dario Argento, ma nel contesto del Festival era raccappricciante (magari ci sono anche delle doppie in più, ma ci vogliono tutte!).
Non so come faranno ad arrivare alla fine! Credo che Panariello rispolvererà "Si vede il marsupio?" almeno chi lo ha in passato apprezzato per questi suoi personaggi, si farà due risate! (io no!)
Mi chiedo: non era meglio allungare di una settimana le Olimpiadi invernali? Magari proponendo le "paraolimpiadi"?
Ma forse andava pure bene un "Torneo di boccette"!!!

lunedì, febbraio 27, 2006

Ricordi

Sabato non ne ho avuto il tempo, ma volevo ricordare che il 25 febbraio di tre anni fà, veniva mancare al mondo del cinema e ai suoi spettatori il grande Alberto Sordi.
Di lui ci sembra di non sentirne la mancanza, perchè i suoi film accompagnano la nostra vita adesso come in passato. La sua filmografia è talmente vasta che è impossibile che un suo lavoro non faccia parte dei nostri ricordi.
Citare qualche titolo risulterebbe riduttivo perchè sicuramente andrebbe a minimizzare altri lavori che per un qualche motivo ora non mi vengono alla mente.
Il ricordo che sempre mi accompagna di Sordi è la sua sincera risata.
Un uomo che dalla vita ha avuto sicuramente molto, ma che è rimasto sempre estremamamente umile nel suo modo di rapportarsi con gli altri, lontano dal facile divismo.
Scusate se questi pensieri risultano confusi e un pò poveri, ma sono il frutto della mia difficoltà di parlare di un uomo che per me è stato un vero grande della nostra storia!

venerdì, febbraio 24, 2006

Gradite un caffè?

E' quasi l'ora giusta per il caffè dopo pranzo, io ho anticipato i tempi perchè ero troppo curiosa di assaggiare i "Muffin ricotta e limone" di Kat. Cosa dire dei dolcetti: una nuvola di bontà.
Sono semplici e veloci da preparare come piace a me. Morbidissimi e profumati, una delizia anche per i meno golosi.



Buon caffè a tutti, il mio in particolare, lo offro a Kat!
Comunicazione di servizio: Jazzer non ti ingolosire, perchè i dolcetti rimasti li porto alle mie colleghe!

giovedì, febbraio 23, 2006

Il divo di Hollywood

Io amo l' ispettore Harry Callaghan! Non è adorabile in questa foto?

mercoledì, febbraio 22, 2006

Ecco "el tocio"!














Come giustamente chiedeva Remy nel commento al post precedente, mancava il "tocio" alla polenta in preparazione nella "calliera"! Eccolo allora! Con un tocco diverso che lo rende ancora più profumato.
Spezzatino di vitello al curry :
750 gr di rosa di vitello (io ho fatto metà vitello e metà manzo)
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 grossa cipolla
2 cucchiai di curry
500 gr di pomodori pelati
5 o 6 cipolline fresche (secondo me facoltative)
1 foglia di alloro
sale, pepe.

Tagliare la carne a pezzetti piuttosto piccoli. In una casseruola fate scaldare l'olio, quindi versatevi la carne e, mescolando, fatela rosolare bene a fuoco vivace.
Tritate la cipolla e unitela alla carne insieme al curry. Mescolate e fate cuocere per 5 minuti, quindi salate e pepate.
Unite i pomodori pelati con il loro sugo e la foglia di alloro. Fate sobbollire, a recipiente coperto, per una trentina di minuti.
Nel frattempo pulite le cipolline fresche, lavatele e tagliatele a rondelle sottili.
Aggiustate di sale, aggiungete le cipolline e fate cuocere per altri 15 minuti.




La "Cucina Curcio" da cui ho copiato la ricetta dice che si tratta di una ricetta inglese: Curry of Veal, ma non mi prendo la responsabilità di questa affermazione.
Che sia italiana o anglosassone sempre : "oi mamma che tociae"!!!!!!!

Vi presento la mia "calliera"

Non fraintendete! Non è la signora che mi fa il pedicure, ma la mia adorata pentola per fare la polenta! Mentre scrivo, si sta cucinando la polenta (infatti ci metterò una vita, perchè devo andare continuamente a mescolare!!!) e qualcos'altro che l'accompagnerà! Vi lascio con la suspance.......
La "calliera" non è altro che la "figlia piccola" del "callieron" ovvero il pentolone che si mettava sul fuoco del camino per cucinare la base dell'alimentazione di un tempo!



A dopo!!!!!

martedì, febbraio 21, 2006

Anche questo blog mangia pollo!


QUESTO BLOG MANGIA POLLO!
Ho trovato in giro questo blog che chiedeva di aderire alla sua campagna. Lo faccio volentieri perchè davvero in casa mia si mangia pollo, come si è sempre fatto! Ci hanno detto in tutti i modi che quando la carne è cotta non c'è nessunissimo problema, allora perchè ostinarsi? Non ho mai mangiato una coscia di pollo "al sangue", non coccolerei un cigno moribondo, ma una fettina di petto di pollo con le mandorle o in agrodolce me la faccio di sicuro per cena!

sabato, febbraio 18, 2006

La nostra serata tunisina










Dicevo in un
commento a Francescav in un suo post su un ristorante Giapponese che qui dalle mie parti non è facile provare cucine alternative. I ristoranti etnici sono rarissimi. Ci si deve accontentare di "Cinese", se si vuole qualcosa di diverso, tipo l'ebraico, bisogna andare a Venezia città, ma se ritardi un pò rischi di dover tornare a casa a piedi o pagare una fortuna di parcheggio!
Allora quando capita l'occasione bisogna buttarsi a capofitto. E quindi io e la Terry potevamo perderci una "cena tunisina"?
Il tutto è organizzato dal negozio più fornito in specialità gastronomiche etniche e locali di Mestre (ve). "Caberlotto" in collaborazione con "World Wigwam Circuit" ci ha regalato una serata ricca di sapori in un ambiente piccolo, ma molto raffinato.
Sulla tavola abbiamo subito approfittato di una salsina di carote, aglio e spezie varie da accompagnare ad un pane tipico che ha aperto i nostri stomachini alle successive bontà.
Quindi "ecco a noi" il "Brik" una sfoglia simile alla pasta fillo ripiena di uovo, patate e spezie.
La cosa più buona della cena è arrivata subito dopo: "Cous cous tradizionale". La carne di agnello, le verdure e il cous cous si fondevano in un'armonia unica di sapori.
Quello che noi definiremo come un secondo piatto consisteva nel "Tagin merghez": costine di agnello marinate in uno sciroppo di melograno e alloro, poi grigliate, accompagnate da salsicette tipiche tunisine di carne di montone piccanti e un tortino soffice.
Il dessert è quello che forse ci ha entusiamato meno. Si chiamava "Krima". Una crema con pinoli e mandorle, ma un retrogusto che non siamo riuscite a identificare.

Il tutto è stato accompagnato da vini assolutamente italiani e da tante chiacchiere e foto che hanno incuriosito molto anche la nostra vicina di tavolo che praticamente era seduta con noi.
Abbiamo giocato a fare le critiche gastronomiche e devo dire che sarebbe un lavoro molto appagante, sopratutto per il nostro appettito. Abbiamo lasciato le nostre mail per le prossime iniziative perchè adesso che abbiamo imparato la strada, non possiamo non tornare.

P.s alcune foto sono su gentile concessione della mitica Terry!

Segnata già da "piccola"


Ricevo da Kat degli "Scribacchini" qualcosa che mi tocca da vicino, visto la mia lista dell'ultimo MeMe musicale:

Lella Costa - Un passaggio di "Malsottile mezzo gaudio" da La daga nel loden - Feltrinelli 1992 :

Quando una come me ha un'educazione sentimentale che va da Flaubert a Mogol-Battisti, passando per Negrini-Facchinetti, da grandi è dura! Si fa fatica, si hanno delle eredità pesantissime.

Io, per anni ho ignorato quanto mi avesse influenzato il testo di una canzone che ho amato moltissimo, anche se è vergognosa; è una canzone dei pooh bellissima, si chiamava Tanta voglia di lei . Ve la ricordate ? Si, per chi non se la ricordasse o per chi è troppo giovane,vi rammento che la trama è la stessa di Attrazione fatale...solo senza lo spargimento di sangue... Però identica. C'è questo lui, protagonista della situazione, sposato, però un po' farfallone, che ha un'avventura con una lei...minorenne e straniera, suppongo, visto che le dice " Tu non dici una parola, sei più piccola che mai"... E presumibilmente anche molto indigente, se non additittura extra-comunitaria come si dice oggi, visto che la battuta successiva è : " E in silenzio morderai le lenzuola." E su, comprale un panino ! Invece no, questa è un astuzia degli autori per farci capire, senza dirlo, dove si trovano i nostri protagonisti: sono a letto. lei divora la federa, quindi sono a letto. Quello che non è chiaro, invece, è se avvenga o meno il fattaccio, l'irreparabile; tant'è che lui a un certo punto la butta là"<Forse un uomo non sarò"- e se non lo sa lui, figurarsi noi! - E poi, di punto in bianco, in modo assolutamente immotivato e inspiegabile, attacca con questa menata vergognosa : " Mi dispiace devo andare, il mio posto è là, il mio amore si potrebbe svegliare" - sai le volte che a me da ragazzina veniva voglia di prendere il telefono :" Pronto signora Pooh? Guardi che non è mica vero che suo marito è in tournée !" " Chi la scalderà?"

Adesso si spiega tutto! Non oso analizzare il testo di "Piccola Katy" potrebbe uscirne uno scenario tremendo! Grazie Kat!

giovedì, febbraio 16, 2006

E' sempre questione di patata

Pirullando per i blog che parlano di tv, oggi naturalmente si parla di "Fattoria" ! Non per il problema dell'aviaria, naturalmente, ma per l'inizio del nuovo reality.
Premesso che avrò visto si e no 30 minuti di trasmissione, non vi posso dare il mio giudizio, ma volevo condividere con voi un mio pensiero.
Tra i partecipanti a questa edizione oltre alla tanto citata Ricciarelli, a Selvaggia Lucarelli che da blogger ironica si è buttata proprio in quello di cui diceva peste e corna (la coerenza!) , in mezzo a tante altre ex letterine, ex veline, ex modelle/i, insomma ex.... c'è anche Aldo Montano, noto ormai solo per essere fidanzato di Manuela Arcuri (notate che non l'ho definita "attrice"), ma a
suo tempo grande talento della scherma. Sport molto raffinato e signorile a mio avviso.
Da quando però è diventato il signor Arcuri, i suoi risultati da medaglia d'oro sono definitivamente dissolti. Che la signorina faccia perdere la testa non c'è dubbio, ma si può essere talmente presi (da noi si direbbe "incocai") da buttare al vento anni di sacrificio, di allenamenti di vittorie in nome di una facile fama? Direte voi: é sempre questione di soldi! Però che tristezza.


La seconda cosa che volevo segnalarvi è la nuova pubblicità delle patatine "Amica chips". Un concentrato di doppi sensi sulla patata che fanno apparire stranamente simpatico anche uno come Rocco Siffredi, che credo nei suoi film parli assai poco! Coraggiosi i pubblicitari in questo caso hanno preso in prestito un personaggio di un settore assolutamente discutibile per farne il loro testimonial di una semplice patatina fritta!

Sempre di patata è la ricetta del "Tortino con radicchio" ( da Cucina Moderna) la cui foto ho già pubblicato. Vi lascio la ricetta:
700 gr di patate vecchie
300gr di radicchio di Treviso
200 gr di pecorino toscano fresco
un decilitro abbondante di latte
olio extra vergine, sale
Sbucciate le patate, lavatele sotto l'acqua corrente, asciugatele e tagliatele a fettine sottili. Bollitele in acqua salata solo due minuti dal momento del bollore. Scolatele con cura.
Tagliate il radicchio a striscioline e cuocetelo in padella con due cucchiai di olio finchè inizia ad appassire, salate.
Ungete con olio una pirofila di 24 cm e riempitela alternando, a strati, patate, radicchio e pecorino grattuggiato, terminando con il formaggio. Versatevi sopra il latte, coprite con alluminio e cuocete in forno a 200° per 40 minuti. Eliminate la stagnola e fate dorare qualche minuto sotto al grill!

mercoledì, febbraio 15, 2006

Le canzoni di Terry!

Terry solerte ha risposto all'invito! Quindi a voi le sue scelte:

"Dunque...intanto premetterei che è dura tirar fuori solo 7 canzoni...se me lo richiedi la settimana prossima te ne tiro fuori altre di canzoni!....comunque ora...in questo momento ti dico...


1) Is this the world we created - Queen (una tra TUTTE le meravigliose canzoni dei Queen ...la mia passione!)
2) Somewhere only we know - Keane (Biscottino ....)
3) One - U2 (...ancora come sceglierne solo una?!)
4) Live to tell - Madonna (una tra le tante di Madonna...altra passione da tempi lontani...tra alti e bassi)
5) Urban Daydreams - David Benoit
6) I've got a crush on you - Frank Sinatra&Barbra Streisand (una canzone per unire due artisti che ADORO!)
7) The Flower's Waltz (The Nutcracker) - Tchaichovsky

E poi....vi prego fatemi continuare.....7 son troppo poche!!!!"

Poi basta!!!

Dopo questa settimana, ci vorranno almeno due mesi per smaltire la "sbornia" da MeMe. Quindi questo e poi basta! (sperando che gli Scribacchini si dimentichino del martedì grasso) .
Cannella stavolta vuol sapere quali sono le 7 canzoni della mia vita.
Ha passato questa patata bollente sia a me che al mio consorte. Dalle due liste dudurrete che il detto " gli opposti si attraggono" è proprio vero!
1) "Tanta voglia di lei" dei Pooh (una delle prime canzoni che sentivo dai dischi dei miei fratelli)
2) "Canzone per un'amica" dei Nomadi (ogni volta che da ragazzina percorrevo in auto la Jesolana, strada nota per i suoi spaventosi incidenti, la passavano sempre alla radio, ci ha sempre portato fortuna)
3) "La canzone del sole" di Battisti (suonata con la chitarra in riva al mare)
4) "Primavera di Praga" di Guccini (bellissimi momenti)
5) "Contessa" di Ruggeri (uno dei miei primi concerti)
6) "Sabato pomeriggio" di Baglioni (I primi lenti alle feste)
7) Tante canzoni di Pierangelo Bertoli (un poeta scomparso troppo presto)
Se sono tutte italiane non è un caso! Siccome mi piace sapere ciò che canto, devo per forza scegliera la mia lingua!
Sarei tentata di smetterla qui, ma è troppa la curiosità di sapere cosa tireranno fuori:
Remy e signora
La Terry (ti ospito io)!

martedì, febbraio 14, 2006

Ci è caduto anche lui!

E' si c'è cascato anche lui nella "tunnel" dei MeMe!

Adesso tocca a MeMe!

Ecco san Valentino è arrivato! Premetto che è una festa abbastanza "insulsa" che credo di aver festeggiato forse il primo anno da "morosi", ricordo anche di aver regalato a Jazzer un assurdo paio di boxer con Lupo Alberto, con una scrittina scema che però ho rimosso dalla mia mente! Comunque è un'ottima occasione per fare un dolcetto in compagnia (senza incrementare per forza l'incasso di pasticcerie o produttori di baci) e poi come si poteva rifiutare l'invito di Cannella. Allora ecco a voi il mio dolcetto per San Valentino. Sono degli "Sformatini di cioccolata con salsa di amarene".
La ricetta non l'ho inventa io (come al solito), ma l'ho presa dal libro "Oggi cucini tu 2" della Clerici- Moroni.
Per 4 sformatini:
60 gr di cioccolato fondente
50 gr di burro
50 gr di zucchero
20 gr di farina oo
2 uova
Per la salsa:
150 gr di amarene
1 bicchiere di vino aleatico (io ho usato Malvasia)

Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro. Unite lo zucchero, la farina, i tuorli delle uova e gli albumi montati a neve. Cuocere in forno a 200°C per 10 minuti in stampini individuali.
Per la salsa, frullate le amarene con il vino e far addensare per pochi minuti a fuoco vivo. Servire gli sformatini accompagnandoli con la salsa.


Un cosina veloce veloce, ma molto buona tanto da sparire in due secondi! W l'amore!!!

MeMe di San Valentino di Elena


Per dovere di ospitalità, pubblico per prima la meraviglia che Elena ha preparato apposta per questo MeMe. Ecco a voi la sua "crostata con marmellata di fichi"! L'autrice ci tiene a precisare che i meravigliosi frutti che ha utilizzato per fare la marmellata, arrivano direttamente dall'albero del suo giardino! Cosa ne dite? Potrebbe darsi anche lei al blogging? Vi assicuro che è davvero in gamba!



Ed eccovi la ricetta ,gli ingredienti della frolla sono:150 gr di farina 00 ,50 gr di farina di riso,100 gr di zucchero,100 gr di burro ammorbidito,1 uovo intero e 1 tuorlo,un pizzico di sale,la buccia grattuggiata di un limone mezzo cucchiaiono di lievito per dolci.Si procede mescolando le farine allo zucchero,al sale e al lievito si aggiunge la buccia grattuggiata del limone,le uova e il burro a pezzi,si impasta bene il tutto in modo da formare una pasta liscia ed omogenea,si lascia riposare in frigo mezzora.
Si ricopre una tortiera con la pasta ,si stende la marmellata ( per 1 kg di frutta 600 gr di zucchero qualche scorzetta di limone tritata,si lascia bollire per circa 2 ore e poi si passa a setaccio) e si decora con la pasta restante si cucina in forno per circa 40 minuti a 180°. Buon appettito!!!!!!

lunedì, febbraio 13, 2006

CI SONO RIUSCITA !!!!!!!!!!!!


Voi non potete capire la soddisfazione di essere riuscita a pubblicare questa foto!!!!! Adesso posso fare da sola!!!!!!
Voi direte: "E capirai che scoperta", ma per me è un traguardo!
La foto è puramente casuale: é un tortino di patate e radicchio.
Brava! Mi dico brava da sola, perchè qualcuno non me lo voleva insegnare, ma come sono brava io a sbirciare non lo è nessuno!!!!!!

venerdì, febbraio 10, 2006

E' arrivato un pacchettino nero

Lo stavo quasi perdendo! Mi ero attardata per comperarmi delle scarpe ( ho sempre detto che lo shopping fa male!) e il mio postino se ne stava andando con il mio pacchettino, perchè essendo un bravo "ragasso" non l'avrebbe mai lasciato sopra la cassetta della posta a portata di mano di chiunque.
La ragazza spagnol-veneta mi aveva avvertito! Mi sarebbe arrivato un pacchettino nero! A dire la verità a prima vista pareva una semplice busta bianca, ma "l'oro nero" stava dentro!
Ragazzi gustatevi gli occhi che le papille gustative me le gusto io!!!!!
Jamòn ovvero maialino nero di quello che mangia solo ghiande (bellota) il migliore!
Lomo e salchichòn sempre del "povero" maialino!
Visto che non sarebbe possibile reperire qui da noi la fantastica macchinetta la ragazza ha pensato bene di mandarmi bello e fatto il mitico "huevo hilado".
Non vi dico i versi di Jazzer nel vedere al suo ritorno una concentrazione così massiccia di prodotti "maialiferi"! Ha snobbato del tutto le "caramelle di zenzero" che invece sono la cosa più preziosa che secondo me era nel pacco (dopo la lettera naturalmente) perchè fatte personalmente da quel genietto di "bimba ispanica".
Cosa dire di più! Grazie Cannella sei stata carinissima!
Un pensiero affettuoso anche ad Alberto che sopporta questi scambi internazionali!
Si arrabbia se accostiamo ai suoi splendidi salumi iberici una venezianissima polenta?
Così in qualche modo anticipiamo l'incontro che ci vedrà protagonisti fra circa un mese!!!



giovedì, febbraio 09, 2006

IL MEME DEI CENTRINI !!!!!!

Ai deboli di cuore e alle persone facilmente impressionabili consiglio di non proseguire nella lettura, ma sopratutto nella visione di questo post!

Questa è la mia risposta ad un invito personale, fattomi nei giorni scorsi da quei pazzi degli "Scribacchini" in particolare da Remy e Kat!
Tutto nasce da questo post di Cannella! Vi consiglio la lettura attenta anche dei commenti per capire perchè siamo arrivati fino a questo punto!
Ho dovuto scavare nei fondi dei mie cassetti, perchè io ODIOOOO i centrini! Avevo promesso a Remy che avrei disfatto la bamboniera della mia cresima, ma deve essere rimasta dalla mia mamma! Poi mi sono ricordata che molti anni fa una ragazza polacca conosciuta non so neanche dove mi aveva fatto dono di questi suoi preziosi manufatti e io per non so quale motivo ancora li conservo. Ma da soli proprio non dicevano nulla!
Vicino a cosa immortalarli allora? Damine bianche e blu non ne ho! Colosseo con neve non possiedo! Neanche gondolina o carrettino siciliano che si illumina, ma nell'armadio del piccolo di casa qualcosa di sicuro si trova! Ed infatti direttamente dalla Cina profonda ecco a voi l'uccellino canterino che di bello ha che non sporca e se vi stufate di sentirlo cantare basta togliergli le batterie!!!


A proposito di MeMe volevo approfittare per invitare a quello di San Valentino:
Berso il Cuoco d' Artificio

Elena che so che spesso passa di qui, ma lo fa in silenzio e non essendo foodblogger verrà ospitata dalla sottoscritta

L'ape indiana

Topozozo (ha così insistito che lo inserisco anche se in ritardo rispetto agli altri)

Per i tre "nominati" potete richiedere dirattamente a Cannella il logotipo da mettere vicino al vostro dolce del giorno degli innamorati!

mercoledì, febbraio 08, 2006

Due motivi per riflettere

Ieri sera mi sono messa a vedere il programma di Italia1 "Le iene" sopratutto per avere la definitiva conferma che l'ex miss Italia Cristina Chiabotto, se la cavasse degnamente alla conduzione del programma. Certo il compito lasciatole da Alessia Marcuzzi è molto facilitato dalla presenza di due comici molto "rodati" che come Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri, ma la semplicità di Cristina e il suo sorriso rendono la conduzione molto gradevole. La mia attenzione però è stata catturata da un servizio andato in onda quasi a fine puntata. Si vedevano le immagini di un grande palazzo adiacente la stazione ferroviaria di Milano dove i vari piani erano divisi così: 1° piano spaccio di stupefacenti, 2°piano prostituzione albanese, 3° piano transessuali e via dicendo, all'ultimo anche qualche inquilino costretto a mettere un cartello con su scritto "Non suonare, no prostitute!". Gli inviati delle "Iene" una prima volta sono entrati per capire cosa succedesse e intervistando le ragazze, sono venuti a sapere che le stesse pagavano per l'appartamento anche 600 euro al mese. Naturalmente le forze dell'ordine erano già a conoscenza della situazione e periodicamente attuano degli sgomberi, ma pare che dì lì a qualche giorno tutto torni come sempre. Questo servizio era di qualche tempo fa. Gli stessi inviati sono tornati a vedere come fosse la situazione dopo l'intervento della polizia. Fingendosi clienti si rivolgono a tre ragazzi, poi si scoprirà essere tunisini, che tengono d'occhio il palazzo. Le ragazze sembrano sparite, tutto è stranamente silenzioso e tranquillo, ma i tre extracomunitari fanno intendere alla iena che l'avrebbero fatta incontrare ugualmente con delle prostitute. Accompagnato al terzo piano l'inviato viene derubato e minacciato con una bottiglia rotta dalla banda. Solo la sua prontezza di riflessi gli salva la pelle, quando in cerca di soldi, i tre scoprono la telecamera nascosta. Il sucessivo intervento della polizia porterà all'arresto di due delle banda. Il più giovane, probabilmente minorenne è ancora libero!
Che dire! Non lo so! Ci saranno soluzioni per situazioni simili? Una volta tanto anche una trasmissione tv fa riflettere!

Il secondo motivo per riflettere, me lo ha dato il post su Videosfera dell' amico Topozozo. Riprende la notizia che un blogger è stato denunciato per diffamazione da un noto giornalista per aver scritto in uno dei suoi post le sue opinioni su una trasmissione. Vi invito ad andare a leggere e a capire i fatti perchè sembra che non sia neanche la prima volta e se anche dei semplici pensieri espressi in un blog non "professionista" possono portare ad una denuncia allora.... stiamo freschi!
Non chiametevi fuori voi foodblogger, perchè parlando di cavoli, broccoli e finocchi rischiate che qualcuno si riconosca e vi quereli!!!!!!!
Era naturalmente una battuta per dire che tutto ciò che diciamo volendo può essere frainteso, ma allora dove sta la nostra libertà d'espressione?

lunedì, febbraio 06, 2006

E' tempo "de Frito'le" !

Ieri, domenica, il tempo ci ha regalato una giornata di cielo limpido di quelle che si vedono solo in montagna, complice un forte vento che però non ci ha dissuasi da una passeggiata a Venezia!
E abbiamo fatto proprio bene! La città ci ha regalato delle atmosfere splendide e dei colori che solo l'inverno ti concede. Dalla riva delle "Zattere", dove il sole intiepidiva i pochi turisti che avevano scelto itinerari alternativi e ai veneziani che si godevano una passeggiata dopo pranzo, si poteva vedere la Giudecca in tutta la sua interezza quasi prendere a braccetto Piazza San Marco a destra lo sguardo poteva spingersi fino a vedere le brutte fabbriche di Marghera. Persino l'acqua della laguna era di un colore insolito: solitamente verdognola ieri sembrava quasi blu.
Sono questi probabilmente gli spettacoli che rendono Venezia speciale e unica.
Avere una città di questo genere a portata di mano forse non te la fa apparire così straordinaria come invece la percepiscono coloro che fanno migliaia di chilometri per visitarla, ma la sensazione che provo ogni volta che da una stretta calle si passa all'ampia Piazza San Marco è qualcosa di emozionante. Ogni volta mi rendo conto di trovarmi di fronte a qualcosa di straordinario, di unico. La basilica con i suoi mosaici dorati e le sue cupole mi toglie il respiro.
Pensavo di trovare la città immersa nel più classico clima festoso e caotico che caraterizza il periodo del Carnevale, invece tutto è ancora abbastanza tranquillo. Nonostante tutto però mi sono detta : "E' ora di fare le fritelle"!!!
Prendo ancora in prestito le belle parole di Agostini e Zorzi nel libro "A tavola con i dogi" per spiegarvi cosa sono per noi veneziani le " frito'le venessiane":
"A Venezia le frito'le e il carnevale sono simbiotici: non ci sono le une senza l'altro e viceversa, perchè anch'esse nascono frizzanti e sfrigolanti nell'olio come l'allegria sparsa nelle strade; poi van gustate subito, ancora calde: durano il tempo di una festa mascherata; infine, per la loro pesantezza, sono adatte alla stagione fredda che permette cibi sostanziosi. La loro composizione può essere svariatissima ( con mele, semolino, polenta,riso, zucca, creme o altro), ma tutte hanno in comune una pastella di base e la frittura canterellante in olio o strutto bollenti..."
Gli ingredienti sono per mezzo kilo di farina, ma a meno che non le facciate per un intero paese io vi consiglio metà dosi!
500 gr di farina
2 bicchieri di latte
2 uova
130 gr di uvetta sultanina
80 gr di zucchero semolato
40 gr di lievito di birra
2 bicchierini di grappa
la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di cannella in polvere
un pizzico di sale
olio di semi per friggere
zucchero vanigliato
In una tazza mettete in ammollo l'uvetta con la grappa. Diluite in mezzo bicchiere d'acqua tiepida il lievito. In una terrina mescolate la farina, le uova, il latte, lo zucchero semolato, la scorza del limone, un pizzico di cannella e uno di sale. Mescolate bene il tutto, poi unite il lievito di birra sciolto e l'uvetta sultanina. Amalgamate bene il composto, che deve risultare alquanto morbido. Coprite con un canovaccio e porla in un luogo tiepido per cinque ore.
A lievitazione ultimata, mescolare ancora gli ingredienti, aggiungendo eventualmente un pò di latte o di acqua, se il composto non risultasse fluido.
In una padella far scaldare bene abbondante olio per friggere, poi versare la pastella a cucchiaiate distanziate fra loro perchè non si attacchino. Lasciar friggere le frittelle da un lato, poi rivoltarle e farle diventare di un color nocciola. Sgocciolarle su carta assorbente e passarle nello zucchero vanigliato!

sabato, febbraio 04, 2006

Si ride poco sotto il tendone

Già dalla prima puntata, mi ero accorta che qualcosa non andava nel nuovo "Zelig". Ieri sera ho avuto conferma che pochi degli attori che popolano il tendone mi fanno divertire. I due conduttori, Bisio e Incontrada non hanno la stessa verve e sintonia degli anni scorsi. A mio avviso appaiono un pò annoiati e poco vivaci. Nella prima puntata mi ero divertita con Ale e Franz, che restano i migliori, perfino il loro doppiaggio del film "Madagascar" era irresistibile. Poco altro è originale e nuovo. Il personaggio di "Franco" non è cambiato di una virgola, lo stesso vale per il personaggio del "ragazzo bresciano" interpretato da Leonardo Manera e la "professoressa Fullin". Del papà ultras Pino Campagna non se può davvero più.
Tra i nuovi, gli unici che un pò si differenziano sono un duo che gioca con le parole in modo divertente. Tristissimo invece lo sketch delle due miss Italia Valeria e Katia . Non fa ridere neanche se uno fa uno sforzo.
Questo dovrebbe essere l'ultimo anno di "Zelig" prima di una pausa di riflessione per rivederlo e ripensarlo un pò diverso. Dopo queste prime puntate direi che la trasmissine ha proprio bisogno di un restauro e di una rinfrescata.

Blogger si mangia i commenti

Ormai vi sarete accorti tutti che i vostri commenti oggi non appaiono. Naturalmente non sono io a cancellarli, ma è blogger che ha dato di matto! Comunque io li ho letti ugualmente tutti ! Grazie quindi a Terry, Cannella e Francesca! Speriamo che domani torni tutto a posto. Baci

venerdì, febbraio 03, 2006

Ho una nuova amica!!!

Oggi era il gran giorno!
Dopo aver rinviato per vari motivi, finalmente sono riuscita a conoscere la mitica Terry! Chi è la Terry? Per chi si fosse perso i suoi commenti (peccato per lui) la signorina è una che la sa lunga su cucina e dintorni, ma non si decide ad aprire un blog tutto suo. Tramite i nostri incontri via blog avevamo presto scoperto di vivere a pochi chilometri di distanza, quindi era obbligo trovarsi e conoscersi.
L'incontro è stato proprio come speravo! Ci siamo subito ritrovate a parlare come vecchie amiche (non per l'età! Siamo due boccioli di ragazze noi!) di blog , di amiche e naturalmente di England! La ragazza mi ama un "biscottino" estero! Quando il sole aveva lasciato la Piazza ci siamo rifugiate nel miglior negozio di specialità gastronomiche della città non prima di aver preso nota di un corso di cucina indiana (rimaniamo sempre foodblogger con o senza blog!) Purtroppo non eravamo del tutto libere nel nostro shopping, la sottoscritta aveva con se anche il piccolo "Conan" di casa, per di più travestito da Zorro con tanto di spada e cappello, un pericolo costante per i vasi e vasetti del negozio. Non potevamo ancora lasciarci, troppe erano le cose che dovevamo raccontarci, allora cioccolata calda (Terry ha preso una buonissima cioccolata arancia e cannella! Indovinate chi ci è venuto subito in mente?) e biscottini ad accompagnare le nostre "ciaccole". C'è stato infine un colpo di scena!!!! All'allegro gruppettino si è aggiunto anche il mitico Jazzer. L'ora di salutarci è arrivata sicuramente troppo presto, ma adesso che l'ho conosciuta chi se la lascia più scappare?
La mitica Terry mi ha subito preso in contropiede e si è presentata con una stupenda borsina decorata con le sue preziose manine e un libretto di "Padding golosi", ma la ragazza ha voluto esagerare e ha pensato anche a Lorenzo con due libricini su come si produce il pane e l'olio! Sempre per stare in tema!!! Mi farò perdonare la mancanza molto presto!
Vi lascio solo con la foto del suo bel dono perchè il dono della sua amicizia non si può fotografare! Grazie Terry a prestissimo!

Storia di 3 pere tristi

La storia di queste tre pere comincia dalla mia fruttiera.

C'era una volta (stamattina) tre piccole pere che qualcuno aveva dimenticato! Le amiche mele erano state le prime a partire, seguite a loro volta dalle arance e stamattina a colazione anche l'ultima banana aveva lasciato l'accogliente contenitore per soddisfare le strane voglie del piccolo di casa!
Le due signorine "Abate" e la piccola "Conference" ormai stanche delle lunga permanenza, stavano assumendo un colorito assai cupo! La piccola "Riccioli d'oro" ( passava di lì per caso e poi va sempre bene nelle fiabe) avvicinatasi al trasparente contenitore, vede i tre esserini estremamente tristi e chiede:
" Salve piccoli amici, cosa c'è che non va?"
" Sai è da un pò che siamo in questa casa, ma nessuno sembra gradire la nostra polpa succosa e zuccherina!"
"Capisco " disse Riccioli d'oro "cercherò di fare qualcosa per voi."
La piccola si fece invisibile e sussurro all'orecchio del piccolo di casa :
"Dì alla mamma che le pere sono ormai pronte da mangiare"
Lorenzo senza pensarci su disse:
"Mamma le pere fanno schifo!" (sempre esplicito il "fanciullino")
Allora mamma, corre al capezzale dei piccoli frutti ed esclama: "Acciderbolina!!! (non si possono scrivere parolacce nelle fiabe, vero?) è meglio che prima che marciscano, magari ci facciamo una bella torta!"
La mamma aveva infatti ricordo di aver letto nell'ultimo libro di Antonella Clerici " Oggi cucini tu 2" alcune ricette di dolci con le pere!
Scartato il primo che prevedeva 6 uova e 4 tuorli ( il colesterolo avrebbe urlato di gioia) ripiegò su una "Ciambella di pere e cioccolato".
Riccioli d'oro avvertì le tre tristi pere che presto sarebbero state in compagnia e avrebbero traslocato in un luogo molto più caldo e soffice.
Mammina preparò gli ingredienti:
140 gr di zucchero andarono ad amalgamarsi a tre rossi d'uovo, perchè gli albumi avevano deciso di salire su l'unica giostra che che li avrebbe fatti montare (la frusta elettrica).
Scese su di loro una foschia densa : 75 gr di cacao amaro calarono da un setaccio insieme a 75gr di farina 00 e 75 gr di fecola di patate e una bustina di lievito per dolci.
La mamma si accorse che tutti i suoi protagonisti facevano fatica a stare insieme, allora li aiutò ad amalgamarsi con 100 gr di latte e anche gli albumi ormai stanchi scesero dalla giostra e si unirono all'allegra brigata!
Tutti i protagonisti si accomodarono in uno stampo da ciambella largo 26 cm, un pò unto per dire la verità, ma ampio e confortevole. Le tre perette furono spogliate del loro "cappottino" ormai macchiato e fatte accomodare nel soffice composto scuro. Il loro "solarium" era già a giusta temperatura (180°). Dopo 45 minuti circa ne uscirono tutti più belli che mai, mammina li cosparse con una soffice nuvola di dopo sole (zucchero a velo)!
E vissero tutti felici e contenti! Sopratutto quelli che dopo hanno mangiato la torta.
FINE
p.s Non sono impazzita, ma oggi mi veniva così!!!!!!!!!!!!!


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