martedì, ottobre 23, 2007

Sono entrata in un circolo vizioso!

Aiuto!
Il vortice del non spreco mi ha proprio intrappolato!
E visto che produco solo cose dolci si può sicuramente definire un "circolo vizioso".
La gola mi porterà in qualche girone dantesco!
Dunque questo dolce nasce dalla necessità di terminare un barattolino di panna aperto per una pastasciutta veloce, una pera un pò ammaccata e un rotolo di pasta sfoglia da me acquistato perchè: "non si sa mai"!
Sull' Enciclopedia della cucina italiana di Repubblica sotto la voce pere ho trovato la ricetta di queste sfogliatine di pere con salsa caramellata che facevano proprio al caso mio.
Devo dirvi la verità alla prima lettura degli ingredienti ho avuto qualche problema logico-matematico che mi ha fatto dubitare molto delle mie già provate capacità mentali (ieri mattina ho lasciato il garage aperto con le chiavi appese e son stata fuori casa per tre ore!!!! Avrebbero potuto svaligiarmi casa! Ma questa è un altra storia) .
Dunque dovevo dividere la pasta sfoglia in 4 dischi, su ognuno avrei dovuto appoggiare mezza pera con tanto di picciolo e di pere nella ricetta ne andavano 3.
Dunque :
3 pere: 2= 6 mezze pere e 3 piccioli
6 mezze pere : 4 dischi di pastasfoglia= 1,5 pere, ma sempre tre piccioli!!
E qui non ci son stata più dietro! E ho deciso che i piccioli sarebbero stati comunque 3, che le sfogliatine sarebbero state di più perchè non volevo buttare la sfoglia e che ad ogni sfogliatina sarebbe toccata meno di mezza pera!!!!!!!!!! Odddddddddddddddiiiioo!!!!!!!!!!!!!
Insomma fate voi!!!!
Sfogliatine di pere con salsa caramellata:


Ingredienti (secondo le sballate dosi del libro!)
200 gr di pasta sfoglia
3 pere
100 gr di zucchero
Per la salsa:
1 dl di panna
60 gr di cioccolato fondente
65 gr di zucchero a velo

Mettete lo zucchero in un pentolino, fatelo sciogliere in 5 dl di acqua e immergete le pere sbucciate ma con il picciolo per 20 minuti.
Sgocciolatele e dividetele a metà. Fate ridurre il fondo di cottura.
Stendete la pasta e ricavatene 4 dischi, bucherellateli e ponete mezza pera tagliata a ventaglio.
Spennellate le pere con un pò del liquido di cottura e infornate a 200 gradi per 15 minuti.
Preparate la salsa facendo sciogliere il cioccolato nel liquido di cottura ridotto, aggiungete lo zucchero a velo e la panna.
Erano buone secondo voi????


Ma pensate che sia finita????? Nooooooo!
La salsa caramellata era decisamente troppa (fatene metà dose!), quindi che farne?????
Ma si! Dei muffin!
Qui gli ingredienti sono assolutamente a caso!!!


Spero di aver chiuso il cerchio!

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venerdì, ottobre 19, 2007

Bruscitti

Credo di essere affetta anche dal "blocco gastronomico"!
Infatti da quando ho ripreso in mano il blog, mi sono usciti solo alcuni dolci, neanche troppo originali e poco altro ancora, copiato in giro.
La ricetta che volevo proporvi oggi infatti, risale ad un bel pò di tempo fa (nell'altra vita, come la chiamo io!) ed era risultata davvero gustosa.
L'enciclopedia della Cucina Italiana di Repubblica la intitola: Bruscitti .



Dovrebbe essere un piatto tipico di Busto Arsizio, ma dico, dovrebbe, perchè mi aspetto sempre che qualcuno venga a smentirmi.
Si tratta di piccoli bocconcini di manzo aromatizzati ai semi di finocchio. Un pò diversi dal solito spezzatino e con un profumo davvero inebriante.
Vi serviranno:
800 gr di polpa di manzo
30 gr di burro
50 gr di pancetta
1 pizzico di semi di finocchi
mezzo spicchio d'aglio
1 dl di vino rosso robusto
sale e pepe.
Tagliate la carne a pezzi molto piccoli. Riunite i semi di finocchio e l'aglio sbucciato in un sacchettino e legatelo ( io ho usato un vecchio filtro per il tè).
Tritate finemente la pancetta.
In una casseruola mettete la carne, il burro, la pancetta, sale e pepe e il sacchetto degli odori.
Coprite e cuocete a fuoco bassissimo , mescolando di tanto in tanto. Rogolate di sale e se dovesse asciugarsi troppo aggiungete altro burro.
Lasciate cuocere quasi del tutto, poi togliete gli odori e irrorate con il vino rosso.
Cuocete ancora coperto per pochi minuti e servite.


Il consiglio è di metterci vicino una buona polenta fumante, ma io avevo optato per un riso che adoro, lo trovo alla Coop : "Long e Wild" è un mix di riso selvatico e riso thaibonnet parboiled.
Se vi capita assaggiatelo è davvero buono anche solo bollito!

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mercoledì, ottobre 17, 2007

Pensieri sparsi

Qualcuno l'altro giorno mi ha detto:
"Non vorrei vederti così spesso triste!"

Chi mi conosce bene sa che questa non sono io!

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lunedì, ottobre 15, 2007

La saga continua....

Sempre sulla scia del "non-spreco" oggi è toccato ad uno yogurt greco che doveva senz'altro finire in uno tzatziki, ma che con la venuta del fresco, non ha più ispirato la sottoscritta.
Avrei giurato di essermi salvata una ricetta di muffin con lo yogurt greco, ma naturalmente quando ne hai bisogno non saltano mai fuori.
Mi sono messa quindi alla ricerca e questo è quello che ho trovato:


Purtroppo ho stampato la ricetta, ma non l'autore del blog o del sito a cui l'ho "rubata", quindi se qualcuno volesse rivendicarne la paternità/maternità si faccia avanti, sarò felice di aggiungere il suo link.
Dolce con yugurt greco:
1 vasetto di yogurt greco da 150 gr
3 uova
2 vasetti di zucchero di canna scuro
3 vasetti di farina 00
1 vasetto (scarso) di olio di semi
1 bustina di lievito vanigliato
a scelta : gocce di cioccolato, uvetta, nocciole tritate
Montate lo yogurt con lo zucchero e le uova.
Unire l'olio e da ultimola farina setacciata con il lievito.
Infornare a 180 gradi per 45 minuti.

Se ci fosse "all'ascolto" anche il produttore dei muffin con lo yogurt greco si faccia avanti! Mi è rimasta la curiosità e magari stavolta lo yogurt lo compro appositamente e non aspetto che stia per scadere!

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giovedì, ottobre 11, 2007

La dura lotta alla spreco

La mia corsa a non sprecare il cibo continua!
Ogni volta che devo gettare qualcosa perchè scaduto o dimenticato per troppo tempo nel frigo mi sento un pò in colpa!
Oggi pomeriggio è toccato ad una mozzarella, a due fettine tristi di prosciutto cotto e ad uno yogurt che si era ben nascosto dietro ad un barattolo di sotta'aceti.
Ai cestelli della verdura però non ho voluto dare soddisfazione e ho recuperato tre cespi di indivia belga che avevo comperato per gli straccetti dell'altra sera e ne ho fatto una torta salata.

La ricetta è dell' Enciclopedia della cucina italiana di Repubblica e dice così:
250 gr di pasta brisèe (
io avevo quella già pronta, ma se voi non avete fretta....) 80 gr di pancetta affumicata
200 gr di indivia belga (
io farei anche 300gr. Un volta cotta non resta molta)
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
20 gr di farina
1 cucchiaio di parmigiano grattuggiato
qualche stelo di erba cipollina
noce moscata

60 grammi di burro

2 dl di latte

1 tuorlo
sale e pepe
Pulite l'indivia e tagliatela a listarelle. Tritate la cipolla e l'aglio e fateli appassire in 20 gr di burro, unite l'indivia salate e pepate e fate cuocere per circa 10 minuti.

Tagliate la pancetta e fatela rosolare in una padella antiaderente senza condimento.
Stendete la pasta in una tortiera imburrata (io ho lasciato la carta forno della confezione!) e bucherellate il fondo.
Preparate una besciamella con il latte, la farina e 20 gr di burro. Fuori dal fuoco unite il tuorlo, il parmigiano, un pizzico di sale, pepe e noce moscata. Distribuite sulla base l'indivia, cospargete con le listarelle di pancetta e finite con la besciamella. Tagliate qualche stelo di erba cipollina e ponete in forno già caldo a 180 gradi per 40 minuti!

Un'altra versione di torta con l'indivia la potrete copiare dalla mia comare Terry qui,ma siccome lei è quella delle due che sa le lingue la chiama Tarte Tatin!

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lunedì, ottobre 08, 2007

Il classico dei classici

Chi non ha avuto una mamma e una nonna che sfornava la miglior torta di mele dell'universo???
Io quella della mia nonna me la ricordo bene, come se non fossero passati più di vent'anni!
Nessuno è mai riuscito ad eguagliare quella torta, anche perchè non esistevano dosi o misure, tutto rigorosamente ad occhio.

Ricordo: olio assolutamente a caso; farina quanta ne stava nella "terrina"; latte quanto ne "chiamava" l'impasto; mele, quelle che c'erano nella fruttiera; una grattuggiata di buccia di limone, un uovo o due. L'unica cosa certa era una bustina di lievito!

Il suo segreto secondo me stava anche nella teglia di alluminio ereditata da un vecchio cognato toscano, tutta ammaccata, ma sempre in uso e nel suo vecchio forno a gas.

Ho provato varie versioni di torte alle mele, ma nessuna ha lo stesso profumo. Forse è il profumo dei ricordi che non si riesce ad eguagliare?

Tra le tante ricette quella che ho estorto a un'amica di Bolzano è secondo me la migliore e la potete vedere qui sotto:

Servono:
3 mele piccole
180 gr di burro morbido

200 gr di zucchero
4 uova
1 bustina di vanillina
250 gr di farina
1 bustina di lievito
1 presa di sale
1/2 bicchiere di latte a temperatura ambiente.

Lavorate il burro a crema con lo zucchero e la vanillina. Aggiungete tutti gli altri ingredienti tranne le mele. Tagliate le mele a fettine sottili e infilatele delicatamente nel composto che avrete già versato nella tortiera imburrata e infarinata o ricoperta di carta forno.
Fate cuocere nel forno ventilato per 35 minuti a 170 gradi ( nel mio forno elettrico 50 minuti a 180 gradi).

Avete anche voi una torta di mele che più buona non si può?
Aspetto ricette, foto e suggerimenti!

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sabato, ottobre 06, 2007

Meme dell'alba o giù di lì!

Come potete vedere dall'orologio del campanile proprio alba non è, ma sarebbe un peccato non approfittare fino all'ultimo secondo di poter poltrire sotto le coperte.
Questa foto risponde al Meme dell'alba degli Scribacchini.
Certo i loro panorami son ben diversi dal mio, ma questo è il mio paese, è dove sono nata, cresciuta, dove ho passato l'adolescenza, dove ho deciso di comprare casa quando abbiamo deciso di sposarci.
Agli occhi degli altri potrà non sembrare un granchè, ma questo è il mio mondo, la mia vita e in qualunque posto davessi andare a vivere è solo qui che mi sentirei davvero a casa!

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giovedì, ottobre 04, 2007

L'autunno è qui!

Oggi è davvero la prima giornata autunnale nella terraferma veneziana.
Stamani aprendo le finestre mi ha accolto una bella foschia colma di umidità, qualche gocciolina di pioggia e un cielo grigio!
Tristezza???
No neanche un pò! Sarà perchè non vedevo l'ora finisse la tremenda estate che ho passato, ma l'idea che nonostante tutto sia arrivato anche quest'anno l'autunno mi ha dato un senso di sicurezza.
Ho poi buttato l'occhio su quello che stava scaricando dal camion Roberto (per i nuovi o i disattenti: Roberto è il mio fruttivendolo speciale che ha il negozio proprio di fronte a casa mia!) e la giornata è girata proprio nel verso giusto: zucche, radicchio rosso di treviso, cachi, patate americane, castagne, broccoli, uva.... un tripudio di "frutti" di stagione che già immaginavo nella mia cucina.
Ho saputo resistere secondo voi??? Noooooooo!!!!!!!!!
Per pranzo un bel risottino con la zucca, per cena rispolvererò gli straccetti con radicchio e indivia belga e siccome mi è avanzata un pò di zucca, Alice (la mia macchina del pane!) sta facendo lievitare un bel panone giallo per cui ho utilizzato:




250 gr di acqua
1 cucchiaio di olio
200 gr di zucca
250 gr di farina di grano duro
150 gr di farina 0
100 gr di farina manitoba
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiaini di sale
1 bustina di lievito di birra secco

Ho fatto cuocere in un pentolino con un dito d'acqua la zucca, salata epepata, una volta cotta l'ho schiacciata con una forchetta.
Ho inserito nella macchina tutti gli ingredienti nell'ordine in cui sono scritti e ho avviato il programma Francese con doratura scura.

Ma chi ha detto che l'autunno è una stagione triste??

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mercoledì, ottobre 03, 2007

La testa nel..,.pallone!


Bene, bene.... due giorni fuori casa fanno sempre bene, se poi la meta è Ferrara e il suo Baloons Festival allora....
Alla terza visita ho capito che Ferrara sarebbe proprio la città ideale in cui vorrei vivere! I servizi di una grande città, con la tranquillità di un paese, una cucina direi spettacolare, poi andare tutto l'anno in bicicletta sarebbe il massimo.
Il Baloon Festival è organizzato in un grande parco urbano adiacente al centro storico. Si possono vedere mongolfiere di tutti i tipi e fare anche un giro. Noi che siamo poco coraggiosi abbiamo provato solo un volo vincolato, ma la sensazione di essere trasportati da in pallone gonfio d'aria è davvero bellissima.
La mini-gita è stata anche l'occasione per conoscere un' altra blogger: Nanna!
O sono fortunata o voi che leggete, si, si, dico proprio a voi, siete speciali! Fino ad ora ho avuto solo delle piacevoli conferme e delle gran belle scoperte.
I foodblogger e affini sono davvero tutti così speciali?
Naturalmente in primo piano metto le due comari: senza non ci starei !(come il Meme di Cuochetta)
Ho avuto pure l'onore di conoscere i mitici Cuochi di carta! Se si potessero odattare come zii lo farei in questo momento! Kat, Remy e Patt sono persone straordinarie e poi se fossero parenti non potrebbero esimersi dall'invitarmi a pranzo ad ogni festa comandata.
Cuochetta e family sono proprio come la leggete nel suo blog: un concentrato di simpatia e semplicità che non puoi non amare.
Io e Petula non potremmo mai cucinare nella stessa cucina, ma è bello sentirle raccontare di tutto quello che sa e conosce di un mondo, quello della macrobiotica, a me totalmente estraneo.
Cybergatto è stata il mio prezioso gancio per la gita a Genova, ma è un'altra tipetta tutto pepe, una con cui ti trovi bene fin dal primo istante!
Per ultima Nanna, ma solo in ordine di tempo! Un sorriso davvero contagioso!
Bene, bene, visto che queste son state le esperienze vorrete mica finirla qui?
Avrei curiosità di incontrare parecchi di voi, ma permettetemi, in primis metto Tulip e Maria Giovanna.
Ragazze non è che avete in programma una gita a Venezia?

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