martedì, marzo 31, 2009

LA PRINCIPESSA CHE CREDEVA NELLE FAVOLE

"A volte bisogna smettere di restare aggrappati, e occorre cominciare a muoversi."

"Quando accetti il miracolo di chi sei e ami te stessa senza condizioni, cambiare le cose che devono essere modificate ti risulta più facile. Alcuni aspetti che hai sempre pensato di dover cambiare perchè li giudicavi tue mancanze, veri e propri nemici, in realtà sono stati tuoi fedeli servitori. E' grazie a loro che sei chi sei, una creatura unica e perfetta, diversa da chiunque altro venga prima o dopo di te."

(Marcia Grad- La principessa che credeva nelle favole. Come liberarsi del proprio principe azzurro)

Etichette: ,

venerdì, marzo 27, 2009

E' tutto vero!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Quello che vedete dalla comare spagnola e' tutto vero!!!!! Ed ora ne ho le prove!!!! ;-)))))
E' molto strano scrivere da qui, da dove solitamente lei scrive a me!
Vado a godermi la citta'!
Vi raccontero' tutto al mio ritorno!!!
Baci!

lunedì, marzo 23, 2009

Il paradiso dei calzini

Grazie a Carlo che nei commenti al post precedente mi ha suggerito questo pezzo, che sottointende molto più di quello che c'è scritto!

Se sapessi come si fa, vi metterei il video, ma so che siete bravissimi e lo troverete lo stesso!

Il paradiso dei calzini
Dove vanno a finire i calzini
quando perdono i loro vicini
dove vanno a finire beati
i perduti con quelli spaiati
quelli a righe mischiati con quelli a pois
dove vanno nessuno lo sa
Dove va chi rimane smarrito
in un’alba d’albergo scordato
chi è restato impigliato in un letto
chi ha trovato richiuso il cassetto
chi si butta alla cieca nel mucchio
della biancheria
dove va chi ha smarrito la via
Nel paradiso dei calzini
si ritrovano tutti vicini
nel paradiso dei calzini..
Chi non ha mai trovato il compagno
fabbricato soltanto nel sogno
chi si è lasciato cadere sul fondo
chi non ha mai trovato il ritorno
chi ha inseguito testardo un rattoppo
chi si è fatto trovare sul fatto
chi ha abusato di napisan o di cloritina
chi si è sfatto con la candeggina
Nel paradiso dei calzini..
nel paradiso dei calzini
non c’è pena se non sei con me
Dov’è andato a finire il tuo amore
quando si è perso lontano dal mio
dov’è andato a finire nessuno lo sa
ma di certo si trovera’ la’..
Nel paradiso dei calzini
si ritrovano uniti e vicini
nel paradiso dei calzini
non c’è pena se non sei con me
non c’è pena se non sei con me

Etichette: , ,

domenica, marzo 22, 2009

Il cimitero dei calzini

Oramai il piccolo di casa, tanto piccolo non lo è più, e quindi in piena autonomia si lava, si veste, si spoglia.
Mammina cerca in tutti i modi di fargli capire che tenere in ordine le sue cose, giochi, abiti, libri e quant'altro è cosa molto buona e giusta, ma pare che la strada dalla sua camera al cesto della biancheria sporca sia così impervia e ricca di imprevisti che Lorenzo cerca in tutti i modi di evitarla.
L'ho capito molto bene stamattina dove in un angolino nascosto ho trovato un giacimento, una distesa, un' ecatombe di calzini usati!



Uno è pure orfano, chissà dove sarà finito il fratellino!
Tremo all'idea di lasciarlo per quattro giorni, secondo me saranno i calzini ad arirmi la porta al mio ritorno!!!

Etichette: , ,

giovedì, marzo 19, 2009

Antipastino o stuzzichino

Carini, veloci, stuzzicanti!
Con lo spritz di ieri sera ci stavano anche bene!


Da un vecchio numero di Sale e Pepe:
Mescolate insieme del caprino spalmabile, della robiola, due cucchiai di pecorino grattuggiato e del pepe.
Mettetene un cucchiaio del composto su dei biscottini salati tipo Ritz, create un mini panino con un secondo ritz e schiacciate fino a far trasbordare un pò il ripieno, livellate con una spatolina e rotolateli solo per metà su semi di papavero.

Etichette: , , ,

martedì, marzo 17, 2009

Comodo! No?

Mi sembra la posizione più comoda per stare davanti al computer!
Che dite?




Se ci provo io, dovete chiamare urgentemente un carro attrezzi!

Etichette: ,

lunedì, marzo 16, 2009

Primavera e pasta paciugo

L'arrivo della primavera per me è segnata dall'arrivo delle fragole! Quelle belle, quelle rosse, quelle dolci, non le loro sorelle invernali tristi e che non sanno da nulla.
All'iper erano in offerta a 0,99 al cestino da mezzo chilo! Impossibile resistere, io e Lorenzo un pò le abbiamo mangiate semplicemente in macedonia e l'altro cestino è finito in una crostata con crema pasticcera!!!



Il piatto del giorno di oggi, lo definirei un "paciugo" ovvero un "pastroccio", non molto bello da vedere, ma vi assicuro molto buono da mangiare, anzi buonissimo.


Per questa pasta, veloce, tritate finemente un porro e fatelo stufare in padella con dell'olio, aggiungete del radicchio di Treviso tardivo anche lui tagliato a piccoli pezzi. Sfumate con del vino bianco e lasciatelo evaporare. Salate pepate e lasciate cuocere per pochi minuti. A fine cottura aggiungete poca panna e alcune noci sbriciolate. Servite caldissimo.

Etichette: , , , , ,

giovedì, marzo 12, 2009

Innamorata di un libricino

Non sto qui a ripetervi di quanto ami l'Alto Adige, di quanto mi piaccia il loro modo di vivere, la loro cultura, la loro cucina e bla bla bla bla........ chi mi conosce da un pò ormai questa tiritera l'ha sentita mille volte.
Sapete anche che adoro i libricini di cucina della casa editrice bolzanina Athesia! Solitamente si trovano solo "in loco" o via internet, invece domenica ne ho trovato uno sperduto e abbandonato tra gli scaffali della Feltrinelli (anche la commessa alla cassa sembrava perplessa, non era stampato neanche il prezzo!) e dopo averlo estorto con la forza a Terry, ho cominciato subito a sfogliarlo ed è una meraviglia!!!!!
Non so se vi è mai capitato, ma credo che proverò ogni ricetta contenuta nelle 90 pagine.
Ah! Ancora non vi ho detto il titolo : "Il pane delle Dolomiti" (ed. 2008. Ne era già stato pubblicato un altro con lo stesso titolo, ma le ricette son diverse).
"Pagnotte Laugen", " Stanghette alla birra" "panini alla cipolla", "brioche", insomma.....difficile scegliere, alla fine son caduta sulle girandole!!!!!
Uno spettacolo di gusto e di profumi:


L'originale prevedeva l'uso delle nocciole, ma io ho optato per le mandorle che avevo a casa.
Girandole alle mandorle o ai semi di papavero
350 gr di farina 00
25 gr di lievito
80 gr di zucchero
200 gr di latte tiepido
60 gr di burro morbido a dadini
2 uova
1 pizzico di buccia di limone
1/2 stecca di vaniglia (solo i semini all'interno )
8 gr di sale

Per il ripieno alle mandorle (attenzione! la quantità del ripieno e per farle tutte allo stesso modo! Io ne ho fatto metà alle mandorle e metà ai semi di papavero!)
350 gr di mandorle macinate
70 gr di chiare d'uovo (2 tuorli di uova medie)
70 gr di marmellata di albicocche
50 gr di acqua
1 pizzico di cannella
1 pizzico di scorza di limone grattuggiata

Per il ripieno ai semi di papavero (attenzione! la quantità del ripieno e per farle tutte allo stesso modo! Io ne ho fatto metà alle mandorle e metà ai semi di papavero!)
70 gr di semi di papavero
50 gr di latte
35 gr di miele
20 gr di marmellata di albicocche
1 pizzico di cannella
1 pizzico di scorza di arancio grattuggiata

Io per l'impasto ho usato la macchina del pane, ma potete farlo tranquillamente a mano.
Versate la farina in una capiente ciotola e formate una fontana.
Sciolgliete il lievito e lo zucchero nel latte tiepido e versatelo nella cavità della farina.
Lasciate lievitare senza impastare per 15 minuti.
Spargete il sale sui bordi della fontana, uggiungete il burro, le uova, la buccia di limone e la vaniglia, lavorate l'impasto per almeno 10 minuti e lasciate riposare per 35 minuti coperto (con la mdp avviare semplicemente il programma impasto per circa un'oretta)
Per il ripieno alle mandorle mescolate semplicemente tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto spalmabile, per il ripieno ai semi di papavero portate ad ebollizione il latte con i semi, aggiungete il miele, la marmellata, la cannella e la scorza d'arancia e lasciate intiepidire.
Stendete l'impasto lievitato su un piano infarinato dandogli la forma di un rettangolo dello spesore di circa 1 cm, spalmatevi il ripieno e arrotolatelo.
Tagliate le rondelle e disponetele su una placca da forno ricoperta di carta forno e lasciate lievitare per circa 20 minuti.
Infornate a 200 gradi per circa 15 minuti.

Appena sfornati ricoprite con una glassa di zucchero che avrete preparato mescolando 50 gr di zucchero a velo con 7 gr di acqua.

Etichette: , , , ,

martedì, marzo 10, 2009

IL PIATTO DEL GIORNO

Questa "rubrica" nasce per accontentare le numerose richieste delle mie amiche-mamme.
La mattina dopo aver portato i pargoli a scuola e bevuto il nostro caffè di rito la domanda è sempre la stessa:
"Cosa faccio da mangiare oggi?"
Visto che oramai son tutte computer- munite e l'indirizzo del mio blog è bello e salvato in quasi tutti i cellulari del paese e anche perchè tengo molto anche alla loro vita coniugale, che di rogne in giro ce ne sono già abbastanza, a loro, ma anche ai passanti più frettolosi (naturalmente tutte le amiche di blog sono escluse, abbiate pazienza, ma a volte è necessario cominciare dall'ABC!) è dedicato: Il piatto del giorno.
Ovvero quello che porto in tavola nella fretta di ogni giorno lavorativo!



Allora Cristiana oggi tocca:
Pasta fresca ai pomodorini

La stagione non sarebbe ancora quella giusta, ma a me piace così tanto che con qualche adattamento la faccio anche ora.
Servono :
pomodorini pachino o ciliegini
mozzarella
basilico (meglio fresco, ma forse è ancora troppo presto)
grana a scaglie
aglio (da lasciare intero e da togliere con cautela prima di servire la pasta)
olio d'oliva extravergine, sale e pepe

Taglia tutti gli ingredienti a pezzettini e mettili in una ciotola dove poi condirai la pasta. Il condimento lo puoi preparare per tempo. Più resta lì più i pomodori prendono il profumo del basilico e dell'aglio. Condisci la pasta senza farla raffreddare sotto l'acqua fredda et voilà!

E dopo non dite che non tengo a voi!!!!!

Etichette: , , ,

lunedì, marzo 09, 2009

Beata innocenza!


Lorenzo ama vedere "Colorado" programma di Italia 1.
La domenica sera non devo dimenticare di puntare il videoregistratore, altrimenti il giorno dopo son dolori!
Lui si diverte molto, anche se son convinta che metà delle battute non le capisce perchè basate su doppi sensi che lui ancora non afferra.
Oggi pomeriggio ci è toccato vedere la puntata di ieri.
Uno dei personaggi più simpatici è sicuramente Baz, lettore multimediale. Praticamente il lettore riproduce il dvd che il conduttore gli infila nel taschino che ha sulla maglietta.
La lezione di ieri era sulla geometria:
"Il triangolo"
" Se il triangolo ha tutti i lati uguali è equilatero, se li ha tutti diversi è scaleno, se ha i peli è una patata!"
Lorenzo ride, ma mi guarda e dice:
" Ma le patate sono ovali!"
Non ho potuto non dargli ragione!




Etichette: , , , ,

sabato, marzo 07, 2009

Una velocissima bontà


C'erano delle altre cose che volevo postare prima di questa, ma giovedì sera, quando l'ho assaggiata mi son detta che sarei stata davvero egoista a tenere per me la ricetta di questa bontà! Infatti per prima cosa l'ho girata alla comare ispanica che con la salsiccia ha dei trascorsi di amore intenso e ora la condivido con voi perchè è un salva pranzo o cena davvero gustoso e volocissimo.

Da Sale e Pepe di Marzo 2009
Scialatielli ( i miei erano Troccoli) al ragù bianco speziato

400 gr di scialatielli (o altra pasta lunga fresca)

4 carciofi
300 gr di pasta di salame
100 gr di verdure miste da soffritto (anche surgelate)
1/2 dl di vino bianco
cannella in polvere
30 gr di burro
erba
cipollina, sale e pepe

Pulite i carciofi privandoli dei gambi, delle foglie e delle punte. Tagliateli a spicchietti e metteteli in acqua e limone.
Soffriggete le verdure in una padella larga con il burro e aggiungete la pasta di salame (la mia
credo fosse pasta di salsiccia, ma cambia poco!).
Bagnate con il vino, aggiungete i carciofi, sale e pepe e mezzo cucchiaino di cannella. Versate due dl di acqua calda e cuocete per 15 minuti a fuoco basso coperto.
Condite la pasta al dente e spolverizzate con l'erba cipollina (come potete notare dalla foto io non ce l'avevo!)
Credetemi! Se ne avessi una porzione ora che son le 15 e 50 me la sbafferei all'istante!

Etichette: , , , ,

martedì, marzo 03, 2009

Glicemia

Lo so! Vi si sta alzando la glicemia, ultimamente, guardando questo blog!
Il post di oggi doveva essere un primo piatto, ma Lucia, una collega, avanza la ricetta di questo plum cake e allora prendo due piccioni con una fava e scrivo la ricetta per lei e per tutti i golosoni che passano di qui!


Plum-cake caffè e noci
Ricetta tratta da "Enciclopedia della cucina italiana" con qualche modifica:
350 gr di farina
200 g di zucchero
150 gr di burro
3 uova
90 gr di gherigli di noci tritate
1,5 dl di caffè ristretto
1 bustina di lievito per dolci
0,5 dl di liquore Nocino
latte q.b
1 bustina di vanillina
sale

Sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso.
Aggiungete il burro fuso e incorporate a poco a poco la farina.
Aggiungete la vanillina e i gherigli di noce, il nocino, il caffè, un pizzco di sale e il lievito; amalgamate bene il tutto e unite tanto latte quanto ne serve per ottenere un composto fluido e omogeneo.
Versate il composto in uno stampo da plum-cake grande foderato di carta forno.
Sulla cottura lascio ai vostri esperti occhi clinici. La ricetta diceva 45 minuti a 180 gradi, nel mio forno ne son serviti almeno il doppio, ma non fa testo, perchè credo che stia tirando le cuoia!
La prova stuzzicadente è sempre il metodo più sicuro!

L'autore suggeriva di servirlo con panna montata, ma mi sembrava un'esagerazione! Ho evitato!
Il giorno dopo è ancora più buono!

Etichette: , , ,

domenica, marzo 01, 2009

Profumo di limone!

Il bello e il brutto di stare ai piani alti di un condominio è che gli effluvi di pranzi e cene dei condomini risalgono la tromba delle scale e appena metti il naso fuori dalla porta puoi scoprire il menù di tutti.
La signora del primo piano è una cultrice del soffritto di cipolle, non manca mai! Credo abbiano uno stomaco d'acciaio nonostante la veneranda età!
La dirimpettaia, sempre del primo piano è donna in carriera e si dedica molto spesso a fritti veloci, tipo bastoncini o sofficini.
Passando al terzo piano, troviamo la "geppetta": donna emiliana dalla cucina saporita e profumata. Ragù e arrosti ti aprono voragini nello stomaco se sali le scale a ridosso dei pranzi domenicali.
Sempre al terzo veneziani puro sangue, trasferitosi in terraferma con il loro carico di sapori di pesce fritto e alla griglia!
Nulla trapela dalla mia dirimpettaia. Ancora non riesco a capire di cosa cresca i figlioli.
Tutta questa premessa per dirvi che ieri mentre rientravo dal lavoro, salendo in ascensore, le mie narici son state invase dal dolce profumo di una torta al limone!
Che profumo e che voglia matta di averne una fetta tra le mani anch'io, da accompagnare ad un rilassante caffè.
Mi son messa al lavoro subito e ho infornato la ciambellina al limone che più morbida non c'è!


120 gr di farina
3 uova
200 gr di zucchero
5 cucchiai di olio d'oliva leggero
un cucchiaio di lievito in polvere per dolci
scorza grattugiata di mezzo limone
burro per lo stampo
sale

In una terrina mettete la farina con il lievito, 100 gr di zucchero, i 3 tuorli, un pizzico di sale, l'olio e la scorza del limone. Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo ( se è troppo denso, aggiungere qualche cucchiaio di latte).
Montate a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale e 100 gr di zucchero e incorporate al composto precedente.
Versate in uno stampo piccolino da ciambella, imburrato e infarinato e cuocete in forno a 200 gradi per circa 40 minuti.

Etichette: , , ,

More about Delizie divine